Ho sempre
sospettato che Zia Donatella avesse il pallino della zoofilia e ho accumulato diverse
prove, nel corso di questi mesi, a sostegno della mia teoria. Il rapporto che
lega la zia e Paco è alquanto ambiguo e una o due volte mi è successo di
sorprenderla in una posizione compromettente. Una sera l’ho trovata sul divano con
il viso tuffato nei genitali di Paco, mentre si esibiva nel suo repertorio di: “Eeeeh,
cìcìcìcìcì! Ciccino Mio!”. Si è giustificata affermando che “gli stava solo
facendo delle pernacchie sul pancino”. Certo.
Una mattina
invece ho quasi rimesso colazione dopo la visione di lei, seduta sulla tazza
del water (non chiude mai la porta del bagno perché sostiene di non avere nulla
da nascondere), con il cane ubicato tra le cosce flaccide e ritto su due zampe.
Questa scena è impressa a fuoco nella
mia mente e suppongo starà lì per un po’, almeno fino a quando non racimolerò
il coraggio per parlarne con qualche psicanalista. Ma anche allora, dubito che
me ne libererò mai.
Tale insania
l’ha spinta anche a sostenere che tutti gli uomini di Patenia hanno fantasie
sessuali sulle donne vedove e i loro cani. Se esistesse una graduatoria di
persone alienate lei starebbe di sicuro in cima.
Ieri ha messo
su un altro dei suoi spettacolini a beneficio di Adriana e Marzio. Stavamo
cenando quando Marzio ha notato movimenti strani sotto il tavolo, si è chinato
e l’ha colta sul fatto. Stava strapazzando i testicoli di Paco. L’ha sgridata
per bene: “Ma ti sembra normale? Mentre mangiamo devi palpare le palle al cane?”
Credo che
lei si sia vergognata un po’ perché gran parte del flaccidume si è tinto di una
tonalità simile al prugna. Probabilmente è così abituata a farlo che non l’ha neanche
sfiorata il pensiero di avere un pubblico.
Pro: Ho dimostrato a me stessa di non
essere pazza. In certe circostanze le stronzate che combina sono così folli che
mi ritrovo a interrogarmi sulla autenticità di quello che ho visto/sentito.
Contro: Quasi certamente mi verrà un’ulcera
per via di tutte le risate che ho dovuto soffocare.
Ne è valsa la pena.