lunedì 6 ottobre 2014

La Zia vs. Pallette

Ho sempre sospettato che Zia Donatella avesse il pallino della zoofilia e ho accumulato diverse prove, nel corso di questi mesi, a sostegno della mia teoria. Il rapporto che lega la zia e Paco è alquanto ambiguo e una o due volte mi è successo di sorprenderla in una posizione compromettente. Una sera l’ho trovata sul divano con il viso tuffato nei genitali di Paco, mentre si esibiva nel suo repertorio di: “Eeeeh, cìcìcìcìcì! Ciccino Mio!”. Si è giustificata affermando che “gli stava solo facendo delle pernacchie sul pancino”. Certo.
Una mattina invece ho quasi rimesso colazione dopo la visione di lei, seduta sulla tazza del water (non chiude mai la porta del bagno perché sostiene di non avere nulla da nascondere), con il cane ubicato tra le cosce flaccide e ritto su due zampe. Questa scena è  impressa a fuoco nella mia mente e suppongo starà lì per un po’, almeno fino a quando non racimolerò il coraggio per parlarne con qualche psicanalista. Ma anche allora, dubito che me ne libererò mai.
Tale insania l’ha spinta anche a sostenere che tutti gli uomini di Patenia hanno fantasie sessuali sulle donne vedove e i loro cani. Se esistesse una graduatoria di persone alienate lei starebbe di sicuro in cima.
Ieri ha messo su un altro dei suoi spettacolini a beneficio di Adriana e Marzio. Stavamo cenando quando Marzio ha notato movimenti strani sotto il tavolo, si è chinato e l’ha colta sul fatto. Stava strapazzando i testicoli di Paco. L’ha sgridata per bene: “Ma ti sembra normale? Mentre mangiamo devi palpare  le palle al cane?”
Credo che lei si sia vergognata un po’ perché gran parte del flaccidume si è tinto di una tonalità simile al prugna. Probabilmente è così abituata a farlo che non l’ha neanche sfiorata il pensiero di avere un pubblico.
Pro: Ho dimostrato a me stessa di non essere pazza. In certe circostanze le stronzate che combina sono così folli che mi ritrovo a interrogarmi sulla autenticità di quello che ho visto/sentito.
Contro: Quasi certamente mi verrà un’ulcera per via di tutte le risate che ho dovuto soffocare.
Ne è valsa la pena.